La linea di micro-mobilità elettrica urbana Ducati, sviluppata in licenza da MT Distribution, si espande con l’arrivo del PRO-I EVO, il monopattino elettrico che dà il via alla nuova generazione di veicoli connessi della linea Ducati Urban e-Mobility.
L’ultimo nato della linea si presenta come l’evoluzione del PRO-I Plus, confermando le caratteristiche vincenti che lo hanno reso il prodotto più venduto della sua gamma nel 2020 e migliorando le feature tecniche. Il design urban-smart è abbinato a linee più decise nel parafango posteriore che esaltano il DNA sportivo Ducati.
Le potenzialità del PRO-I EVO sono ancora maggiori grazie all’introduzione dell’app integrata, interamente progettata e sviluppata da Italdesign, azienda di servizi per l’industria della mobilità nota in tutto il mondo e parte come Ducati del Gruppo Volkswagen.
L’app è pensata come un vero e proprio “garage virtuale” in cui registrare più prodotti Ducati Urban e-Mobility e da cui accedere ai servizi di assistenza tecnica, anche in tempo reale tramite chat Whatsapp. Disponibile su Google Play e App Store, dalla app sarà possibile rimanere costantemente aggiornati sulle principali funzioni e prestazioni del mezzo, come il livello di carica della batteria, la distanza percorsa e l’ultima posizione nota del veicolo.
Il PRO-I EVO è il mezzo ideale per gli spostamenti in città grazie al motore più potente da 350W – che lo rende ancora più reattivo in partenza e più efficace in salita – alla batteria da 280 Wh e al display LED a colori. Le potenti luci a LED offrono sicurezza in notturna e in situazioni di visibilità ridotta.
Il monopattino è leggero e compatto. È possibile chiuderlo senza alcuno sforzo grazie al nuovo sistema migliorato easy-folding, che rende agevole l’utilizzo combinato con mezzi pubblici e privati. Il rinnovato sistema di chiusura presenta un meccanismo anti-vibrazioni che rende ancora più sicuro e resistente il monopattino.
Come gli altri prodotti Ducati Urban e-Mobility, l’acquisto del monopattino PRO-I EVO include un anno di assicurazione AXA Tutela Famiglia.
Il PRO-I EVO sarà disponibile a partire dal 1 febbraio 2021 presso i concessionari e nell’e-shop ufficiale Ducati, oltre che nei negozi e nei principali store online di elettronica di consumo e specializzati.
Nissan Leaf in ricarica alle colonnine della sede di Roma di Enel X per il lancio dell’accordo tra Enel X e Nissan.
Nissan, Enel Energia ed Enel X, offrono ai clienti che acquistano una nuova LEAF 100% elettrica, vantaggi economici per la ricarica del veicolo e per la fornitura di energia domestica e professionale.
Con E-ASY ELECTRIC, la soluzione integrata pensata da Nissan, Enel Energia ed Enel X, tutti i clienti che scelgono la nuova Nissan LEAF 100% elettrica potranno ottenere fino a 10.000 km gratis* di mobilità elettrica.
Aderendo all’iniziativa E-ASY ELECTRIC, i clienti che acquistano la nuova LEAF ricevono subito un voucher da 480 kWh, ovvero fino a 2.800 km gratis*, per la ricarica dell’auto presso gli oltre 12mila punti di ricarica della rete nazionale di Enel X, accessibili tramite app JuicePass di Enel X.
Al vantaggio immediato e dalla durata di due anni dall’attivazione del coupon, se ne aggiunge un altro in bolletta, con un bonus fino a 240 euro, ovvero fino a 7.200 km gratis* di mobilità elettrica, grazie all’offerta SPECIALE LUCE 240 di Enel Energia.
ROMA, ITALIA – 12 GENNAIO 2021 – Foto alla Nissan Leaf in ricarica alle colonnine della sede di Roma di Enel X per il lancio dell’accordo tra Enel X e Nissan.
Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia, afferma: “Nissan è l’unica casa nel panorama automobilistico ad offrire un test drive di 48h su un veicolo 100% elettrico ed oggi diamo una nuova scossa in favore dell’ambiente con il lancio di questa iniziativa integrata, confermando il nostro impegno nell’avvicinare sempre più clienti alla mobilità elettrica, con una serie di vantaggi che uniscono in una sola offerta molto accessibile la Nissan LEAF, la ricarica e la fornitura di energia.”
“La mobilità elettrica è una opportunità imperdibile, ormai alla portata di tutti” dichiara Nicola LanzettaResponsabile Mercato Italia di Enel. “Può essere la porta di accesso a numerosi vantaggi, anche per la fornitura di energia per casa, negozi e uffici. Abbiamo accolto con grande entusiasmo questa partnership con Nissan ed Enel X perché rappresenta un’ulteriore semplificazione e opportunità di risparmio per i nostri clienti.”
“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Enel Energia e Nissan che ha portato alla realizzazione di E-ASY ELECTRIC, un’offerta innovativa che combina soluzioni di mobilità elettrica con quelle di fornitura di energia” dichiaraAugusto Raggi, responsabile Enel X Italia. “Lavoriamo a stretto contatto con le più importanti aziende del Paese per mettere a disposizione di chi possiede un veicolo elettrico servizi di ricarica facili da utilizzare grazie all’app JuicePass, e l’accordo di oggi è un chiaro esempio dell’impegno in questa direzione”.
Nissan è l’unica marca sul mercato che ha esteso i test drive su tutta la rete vendita a 48 ore, in cui è possibile provare Nissan LEAF nella vita di tutti i giorni per conoscere il piacere di guida in elettrico: accedere liberamente alle ZTL delle città italiane, usufruire gratuitamente dei parcheggi con strisce blu e ricaricare le batterie con la ricarica domestica e presso le colonnine pubbliche. Dotata di tecnologia di assistenza alla guida, Nissan LEAF dispone dell’Intelligent Cruise Control che mantiene la vettura alla giusta distanza dal veicolo che precede e dell’e-Pedal che permette di accelerare e frenare con un solo pedale, mentre recupera energia elettrica. Il parcheggio può essere effettuato in modalità autonoma.
I clienti dell’iniziativa E-ASY ELECTRIC inoltre potranno usufruire di condizioni vantaggiose per l’acquisto della nuova JuiceBox di Enel X e aumentare il bonus in bolletta fino a 360 euro, scegliendo l’offerta SPECIALE LUCE 360. Progettata e sviluppata in Italia e realizzata in plastica riciclata nel pieno rispetto dell’ambiente e dei principi di economia circolare, la nuova infrastruttura di ricarica domestica si gestisce anche da remoto attraverso l’App JuicePass. Per questa iniziativa è stata scelta la JuiceBox Pro Cellular, dotata di connettività Wi-fi, Bluetooth, e connettività cellulare LTE per garantire la connessione in qualsiasi luogo. Acquistabile sul sito Enel X Store è disponibile nella versione senza cavo con una potenza da 3,7 o da 7,4kW.
Presentata al pubblico per la primissima volta nella sala Edoardo VII dell’Olympia a Parigi a Novembre 2019, la ZOE Glace del Team DA Racing-Renault-Motul si è imposta in men che non si dica sulle piste ghiacciate dell’e-Trofeo Andros, grazie ai successi di Jean-Baptiste Dubourg e Nicolas Prost.
Forte del secondo posto nella classifica generale Elite Pro dell’e-Trofeo Andros conseguito grazie a “JB” Dubourg, DA Racing ha approfittato della pausa estiva per introdurre diverse evoluzioni su ZOE Glace. Tra le novità, il team della Gironda ha unito le forze con Bos Suspension per ottimizzare i collegamenti al suolo e la trazione, due elementi chiave per la ricerca della performance. Lo staff tecnico di DA Racing ha concentrato gli sforzi anche su diversi punti per introdurre evoluzioni che consentiranno a ZOE Glace di rispondere perfettamente alle esigenze delle gare invernali.
Vincitore per ben quattro volte del Trofeo Andros, Jean-Baptiste Dubourg si è battuto fino all’ultima gara dell’inverno 2020 per aggiungere la quinta stella al suo libro dei record. Arrivato secondo nell’e-Trofeo Andros dell’anno scorso, il pilota in attività che vanta il maggior numero di presenze nella disciplina non fa segreto delle sue ambizioni per l’edizione 2021: vincere il titolo. Al volante di una ZOE Glace completamente ottimizzata, “JB” sa di avere tutte le carte in regola per raggiungere i suoi obiettivi.
Vincitore sui migliori circuiti del mondo, Nicolas Prost si è giocato per tutta la stagione il titolo del Campionato francese dei Circuiti al volante dell’Alpine GT4. Abituato ai requisiti dei propulsori elettrici, in particolare grazie ai due titoli vinti nell’Enedis Trofeo Andros (Andros Car 2 RM) e alle vittorie in Formula E, “Nico” ritrova, per la seconda stagione, la ZOE Glace del Team DA Racing-Renault-Motul. Dopo essersi classificato nella Top 5 l’inverno scorso, Nicolas ha la ferma intenzione di guadagnarsi un posto sul podio finale a fine inverno.
La ZOE Glace del Team DA Racing-Renault-Motul si prepara anche a svolgere un ruolo di primo piano nella categoria Elite dell’e-Trofeo Andros. Emmanuel Moinel, terzo nel 2020, metterà a profitto la sua esperienza con DA Racing e ZOE Glace per andare alla conquista del titolo. Gérard Fontanel, tornato per un programma completo nell’e-Trofeo Andros, non è passato inosservato nel 2020, con un piazzamento sul podio a Serre-Chevalier. Quest’inverno, Gérald è assolutamente intenzionato ad assaporare più volte le gioie del podio.
COSA NE PENSANO
Jean-Baptiste Dubourg – Pilota Renault ZOE #2 – Elite Pro
«Dopo una prima stagione con ZOE Glace caratterizzata dal secondo posto finale nell’e-Trofeo Andros 2020, giungiamo all’edizione 2021 con l’obiettivo ambizioso di vincere il titolo. Con il team abbiamo acquisito molta esperienza e questo ci ha consentito di fare un grosso lavoro su ZOE Glace. La guida sul ghiaccio è impegnativa e sono stati considerati tutti i dettagli per raggiungere i nostri obiettivi.»
Nicolas Prost – Pilota Renault ZOE #5 – Elite Pro
«Ritrovare DA Racing e ZOE Glace è stato inevitabile, abbiamo lavorato tanto nel 2020 e le evoluzioni apportate per il 2021 ci consentono di mirare a più vittorie e piazzamenti sul podio. Ripartiamo sulle stesse basi dello scorso inverno, ma con l’esperienza di una stagione in più. Mi sembra il pacchetto giusto per svolgere un ruolo da protagonisti.»
Emmanuel Moinel – Pilota Renault ZOE #5 – Elite
«Mi ha fatto molto piacere guidare ZOE Glace nell’e-Trofeo 2020. Ho ottenuto il mio miglior risultato sul ghiaccio con il terzo posto finale nella categoria Elite. Non ho più domande da pormi sulla scoperta di ZOE Glace e, come l’anno scorso, la priorità sarà il piacere di guida, senza pressioni né preoccupazioni.»
Gérald Fontanel – Pilota Renault ZOE #2 – Elite
«Ho avuto l’opportunità di disputare una gara con DA Racing lo scorso inverno. Oltre al buon risultato, mi sono ritrovato in un mondo professionale ed umano, con forti valori. Da quel momento, la voglia di ripartire per una stagione completa si è fatta presto sentire. C’è un vero spirito di squadra nel ruolo di pilota Elite, devo riferire informazioni preziose a “JB”. Se ci riesco, so che i risultati ci saranno sicuramente nella categoria Elite.»
Dominique Dubourg – Team Manager DA Racing-Renault-Motul
«È con una grande voglia di combattere che affronto questo nuovo inverno. La nostra stagione Euro RX è stata messa a soqquadro dalla crisi sanitaria e non è stato possibile portarla a termine. So quanta energia ci mette Max Mamers e tutte le stazioni affinché l’e-Trofeo possa svolgersi al meglio. L’esperienza e il livello di performance dei nostri piloti continuano ad essere il grande vantaggio del nostro team. Infine, permettetemi di rivolgere i miei più sinceri ringraziamenti al Gruppo Renault e a Motul, ma anche a tutti i nostri partner per la loro presenza al nostro fianco, nonostante la crisi del Covid.»
Philippe Quétaud – Direttore Vendite Speciali Renault
«La storia tra Renault e DA Racing è ricca di successi, con ben quattro titoli consecutivi vinti, seguiti da un secondo posto lo scorso inverno con l’esordio di Nuova ZOE nell’e-Trofeo Andros. Forti di queste performance di prim’ordine, quest’inverno ci prefiggiamo l’obiettivo di batterci per il titolo. Oltre al suo status di leader del mercato elettrico in Francia ed Europa, Nuova ZOE Glace diventerà il punto di riferimento dell’e-Trofeo Andros.»
Daniel Schwarz – Direttore Generale Motul business Francia
«Il Trofeo Andros è una gara molto popolare che crea una vicinanza più unica che rara tra piloti, star e pubblico. È il risultato di una vera e propria alchimia. Sono tanti anni che l’azienda Dubourg Automobile collabora con i lubrificanti Motul ed insieme accompagniamo DA Racing nei suoi programmi sportivi, sia d’estate che d’inverno. Motul e DA Racing condividono tanti valori e, quest’inverno, siamo pronti per vincere il titolo.»
PROSSIME GARE 2021 e-TROFEO ANDROS – TEAM DA RACING
Con Audi e-tron GT ha inizio la produzione della più potente vettura elettrica mai realizzata dalla Casa dei quattro anelli. La nuova Gran Turismo nasce presso l’Audi Böllinger Höfe, il sito certificato carbon neutral di Heilbronn, nelle immediate vicinanze dello stabilimento tedesco di Neckarsulm, dove a inedite e avanguardistiche tecnologie si affiancano lavorazioni realizzate con un sapiente lavoro manuale.
Le auto a zero emissioni saranno al servizio della tutela dei “Parchi Nazionali” e della “Biodiversità nelle Riserve Naturali Statali”
Nissan Leaf
2 Nissan LEAF entrano nell’autoparco dell’Arma dei Carabinieri che impiegherà i veicoli 100% elettrici per le esigenze dei reparti preposti alla tutela dei Parchi Nazionali e della Biodiversità nelle Riserve Naturali Statali. Si tratta di un progetto che ha avuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in linea con il piano di decarbonizzazione nazionale e di sostenibilità dell’ambiente.
Nissan è pioniere e leader mondiale nel mercato di massa dei veicoli 100% elettrici con LEAF, che quest’anno celebra il suo decimo anniversario dal lancio. Oltre 500.000 unità prodotte a livello mondiale e 14,8 miliardi di chilometri percorsi a zero emissioni, con oltre 2,4 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate all’ambiente.
Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia ha commentato: “Sono orgoglioso che Nissan LEAF, la nostra icona della mobilità sostenibile, sia a supporto dell’Arma dei Carabinieri e che affianchi lo svolgimento delle loro attività in aree di grande valore naturalistico. È la vettura ideale per gli spostamenti urbani ed extraurbani, in virtù della sua capacità di percorrere fino a 400 km con una singola ricarica, offre brillanti prestazioni di guida e comfort a zero emissioni”.
Nissan LEAF è il veicolo elettrico è l’icona della Nissan Intelligent Mobility, la roadmap strategica che ridefinisce l’offerta di prodotti e servizi energetici e rappresenta l’evoluzione della tecnologia applicata alla mobilità, perché attraverso avanzati sistemi di assistenza alla guida, come l’e-Pedal, ProPILOT Park e ProPILOT, si può guidare con un solo pedale, parcheggia in maniera autonoma assumendo il controllo dello sterzo, dell’acceleratore e del freno e consente di guidare in autostrada in autonomia su singola corsia.
Nissan offre anche un programma di servizi per i propri clienti chiamato EV Care volto a far conoscere i benefici della mobilità elettrica con la prova gratuita della vettura per 48 ore e l’istallazione della wall box domestica.
L’impegno Nissan per la sostenibilità ambientale si amplia grazie al piano di elettrificazione della propria gamma, che prevede, a livello globale entro il 2023, l’introduzione di 8 nuovi modelli 100% elettrici e oltre 1 milione di veicoli elettrici ed elettrificati venduti all’anno.
Il Gruppo Volkswagen continua ad accelerare sulla protezione del clima: in futuro Volkswagen Group Logistics utilizzerà carburante certificato prodotto con residui vegetali – come l’olio esausto dei ristoranti e dell’industria alimentare – per alcune spedizioni di vetture nuove via mare. Una nave mercantile è stata rifornita per la prima volta con questo combustibile a metà novembre e una seconda seguirà all’inizio del 2021. “Siamo la prima Casa automobilistica a fare largo uso di questo carburante. Così facendo, riutilizziamo l’olio esausto in modo ecocompatibile. Con l’85% di emissioni di CO2 in meno rispetto ai carburanti tradizionali, il contributo alla tutela dell’ambiente è enorme” ha affermato Thomas Zernechel, Direttore di Volkswagen Group Logistics.
Per le spedizioni in Europa, Volkswagen Group Logistics impiega due mercantili che trasportano fino a 3.500 veicoli sulla rotta da e per Emden via Dublino (Irlanda), Santander (Spagna) e Setúbal (Portogallo), circa 50 volte all’anno. Con i loro viaggi, consegnano circa 250.000 nuovi veicoli delle marche Volkswagen, Audi, SEAT, ŠKODA e Volkswagen Veicoli Commerciali ogni anno.
Le due navi, entrambe lunghe 180 metri, sono dotate di un motore Diesel marino MAN da più di 19.000 CV (14.220 kW). In futuro, saranno rifornite in mare al largo della costa di Vlissingen (Paesi Bassi) con carburanti alternativi dell’azienda olandese GoodFuels. Così le emissioni di CO2 dei due mercantili lungo la loro rotta saranno ridotte di più dell’85%: da oltre 60.000 a circa 9.000 tonnellate all’anno. Inoltre saranno quasi completamente eliminate le emissioni di ossidi di zolfo.
Questa evoluzione è parte della strategia che ha l’obiettivo di rendere Volkswagen Group Logistics ancora più green: un altro elemento è l’utilizzo di gas naturale liquefatto (GNL) per alimentare le navi mercantili che viaggiano tra Europa, Nord America e America Latina. Inoltre, tutte le spedizioni ferroviarie in Germania effettuate con DB Cargo viaggeranno con energia pulita. “In questo modo Volkswagen Group Logistics sta dando il proprio contributo al Gruppo per arrivare alla carbon neutrality entro il 2050” afferma Zernechel.
Un’analisi conferma che le auto elettriche ridurranno drasticamente gli inquinanti nelle città. Ma le ibride ricaricabili sarebbero delle “bombe climatiche”
Una diffusione massiccia di auto elettriche in Italia consentirebbe di abbattere in modo drastico le emissioni di agenti inquinanti nocivi nelle nostre città. A confermare, dati alla mano, l’utilità del superamento dei motori termici è uno studio dell’Istituto per l’inquinamento atmosferico del CNR. L’analisi, effettuata in collaborazione con l’associazione per lo sviluppo della mobilità elettrica MOTUS-E si è concentrata sulle città di Torino, Milano, Bologna, Roma e Palermo. E ha riguardato le concentrazioni di polveri sottili (PM10) e biossido di azoto (NO2).
Polveri sottili e biossido di azoto in netto calo con le auto elettriche
In particolare, sono stati esaminati due scenari possibili, al 2025 e al 2030. Essi immaginano un cambiamento del parco circolante di veicoli, con una progressiva riduzione delle auto a benzina, diesel e gas, a favore di quelle elettriche. Ciò considerando non solo il trasporto privato, ma anche la logistica dell’ultimo miglio e il trasporto pubblico locale su gomma. Il tutto sulla base di un modello di simulazione chiamato ADMS – Roads (Advanced Dispersion Modelling System) che tiene conto anche dei dati meteorologici di ciascuna città. Velocità e direzione del vento, stabilità atmosferica, temperatura, umidità, precipitazioni, nuvolosità.
Una diffusione massiccia di auto elettriche in Italia consentirebbe di abbattere in modo drastico le emissioni di agenti inquinanti nocivi nelle nostre città. A confermare, dati alla mano, l’utilità del superamento dei motori termici è uno studio dell’Istituto per l’inquinamento atmosferico del CNR. L’analisi, effettuata in collaborazione con l’associazione per lo sviluppo della mobilità elettrica MOTUS-E si è concentrata sulle città di Torino, Milano, Bologna, Roma e Palermo. E ha riguardato le concentrazioni di polveri sottili (PM10) e biossido di azoto (NO2).
Polveri sottili e biossido di azoto in netto calo con le auto elettriche
In particolare, sono stati esaminati due scenari possibili, al 2025 e al 2030. Essi immaginano un cambiamento del parco circolante di veicoli, con una progressiva riduzione delle auto a benzina, diesel e gas, a favore di quelle elettriche. Ciò considerando non solo il trasporto privato, ma anche la logistica dell’ultimo miglio e il trasporto pubblico locale su gomma. Il tutto sulla base di un modello di simulazione chiamato ADMS – Roads (Advanced Dispersion Modelling System) che tiene conto anche dei dati meteorologici di ciascuna città. Velocità e direzione del vento, stabilità atmosferica, temperatura, umidità, precipitazioni, nuvolosità.
Le auto elettriche, una manna per l’aria delle città
Senza sorpresa, i risultati sono tutti a favore delle auto elettriche. A Torino le concentrazioni di NO2 potrebbero calare del 61% al 2025 e del 93% al 2030. Mentre per le PM10 le riduzioni sarebbero del 36 e del 39%. A Roma il biossido di azoto presente in atmosfera scenderebbe del 53 e dell’89% (sempre al 2025 e 2030). Le polveri sottili segnerebbero -36 e -42%. Similmente, a Milano i dati sulle NO2 sarebbero pari ad un -62 e -84%; quelli delle PM10 a -36 e -41%. Bologna gioverebbe di un calo delle NO2 del 47% al 2025 e del 79% al 2030. Le PM10 calerebbero invece del 28 e del 34%. Infine, a Palermo il biossido di azoto scenderebbe del 52 e 74%, mentre le polveri sottili lo farebbero del 38 e 46%.A giovarne, oltre ai polmoni di chi vive in città, sarebbe anche il governo italiano. Di recente, infatti, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia per aver violato il diritto comunitario sulla qualità dell’aria. I valori massimi fissati per le polveri sottili sono stati superati nel nostro Paese «in modo sistematico e persistente» tra il 2008 e il 2017. E i governi che si sono succeduti «non hanno manifestamente adottato in temo misure utili per contenere l’inquinamento».
L’Italia condannata dalla Corte di giustizia europea per l’inquinamento Soltanto in tempi più recenti sono stati avviati dei piani volti a ridurre la presenza di particolato. Ma in molti casi serviranno anni per ottenere dei risultati. Più in generale, inoltre, occorre tenere sempre a mente la necessità di accompagnare la transizione nel settore della mobilità con quella nel settore della produzione di energia elettrica.
Se infatti quella che utilizziamo per ricaricare le batterie delle auto elettriche è prodotta grazie a fonti rinnovabili, il vantaggio è complessivo e inequivocabile. Se invece – come purtroppo ancora accade in alcune nazioni europee – l’energia proviene da centrali a carbone, il rischio è, semplicemente, di delocalizzare le emissioni. Senza dimenticare la questione, di non poco conto, della CO2 prodotta per la fabbricazione delle batterie. Nonché la necessità di adottare piani per la gestione di quelle esauste.
Il rapporto «scioccante» sulle auto ibride ricaricabili A ciò si affianca poi il capitolo delle ibride ricaricabili. Auto alimentate sia da batterie che da motori termici. L’organizzazione non governativa Transport & Environnement (T&E) di Bruxelles ha pubblicato il 23 novembre un rapporto definito “scioccante” dal quotidiano francese Le Monde. Secondo la quale tali mezzi, in condizioni reali di utilizzo, emetterebbero non meno del 28% in più di quanto dichiarato dalle case automobilistiche. Attenzione: in questo caso non parliamo più di PM10 e NO2, agenti che inquinano le città, bensì di biossido di carbonio (CO2). Ovvero di un gas ad effetto serra che contribuisce in modo determinante al riscaldamento globale e, di conseguenza, ai cambiamenti climatici. L’analisi è stata effettuata dalla società britannica Emissions Analytics e si è concentrata sulla CO2 emessa dalla Mitsubishi Outlander (la più venduta in Europa nella sua categoria), dalla Volvo XC60 e dalla BMW X5. «In condizioni ottimali, con la batteria completamente carica, questi veicoli emettono tra il 28 e l’89% in più di quanto indicato», spiega T&E in un comunicato.
In particolare, secondo i dati di omologazione, le tre vetture emetterebbero 32 (la BMW), 46 (la Mitsubishi) e 71 (la Volvo) grammi di CO2 per chilometro percorso. Mentre in realtà arriverebbero rispettivamente a 254, 164 e 184 quando la batteria si scarica. «Soprattutto – sottolinea Le Monde – vengono indicati valori stupefacenti di 385, 216 e 242 grammi quando si passa in modalità ricarica della batteria. Delle autentiche “bombe climatiche”».
Per centrare i propri obiettivi – raggiungere i target definiti dagli accordi di Parigi sul clima e diventare carbon neutral entro il 2050 – il Gruppo Volkswagen agisce su tre fronti: ridurre il consumo di energia, usare fonti energetiche rinnovabili e compensare le emissioni inevitabili.
Il profondo impegno per gli obiettiviclimatici stabiliti dagli accordi di Parigi è la priorità per il Gruppo Volkswagen. “Combattere la crisi climatica è la più grande sfida di questa epoca e per ridurne l’impatto è imperativo limitare il riscaldamentoglobale” ha spiegato il CEO HerbertDiess.”Per questo l’intero Gruppo dovrà essere carbonneutral entro il 2050, e ciò non vale solo per i veicoli prodotti, ma per tutte le attività. Abbiamo la responsabilità e l’obbligo di dare il nostro contributo per limitare il cambiamentoclimatico e stiamo lavorando per raggiungere i nostri obiettivi con la massima coerenza. Abbiamo l’opportunità e la capacità di farlo”.
CEO HerbertDiess
La carbon footprint
Il GruppoVolkswagen punta sulla mobilitàelettrica, perché i veicoli a batteria hanno una carbon footprint migliore rispetto a tutte le altre tecnologie, lungo l’intero ciclodivita. Alcuni sono già in vendita e stanno aprendo la strada alla diffusione di massa della mobilità elettrica: le Volkswagen ID.31 e ID.42, per esempio, entrambe già carbon neutral.
Gli impianti di produzione delle batterie utilizzano esclusivamente elettricità proveniente da fontirinnovabili, mentre le emissioniinevitabili generate nelle catene di fornitura e nei processi di produzione sono compensate con progetti di salvaguardia del clima.
Elettrico e pianificazione
Entro il 2030, il GruppoVolkswagen porterà sul mercato 70 modelli100%elettrici, per un totale di 26 milioni di veicoli prodotti. A questi si aggiungeranno 60 veicoli ibridi. A tal scopo, il Gruppo investirà oltre 60 miliardi di Euro entro il 2025 nell’elettrificazione (35 miliardi) e nella digitalizzazione (27 miliardi).
In parallelo, Volkswagen sta convertendo all’elettrico la propria flotta di auto aziendali: i manager devono essere i primi a dare l’esempio. Inoltre, agli investitori è data la possibilità di partecipare allo sviluppo della mobilitàelettrica attraverso i Green Bond, che aiutano a rifinanziare i progetti relativi alla piattaformaMEB e ai modelli a zero emissioni, come ID.3 e ID.4.
Energia rinnovabile e riciclo
La transizione verso la mobilitàelettrica viene affrontata con un approccio olistico. Il GruppoVolkswagen non produce solo le auto, ma anche celle per le batterie, contribuisce allo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica e fornisce elettricità green attraverso la controllata Elli.
Le batterie sono garantite per 8 anni o 160.000 km; quando non possono più essere caricate al massimo della loro capacità, possono essere utilizzate per immagazzinare energia in stazioni di ricarica prima di essere riciclate.
Questa seconda vita è in fase di sperimentazione all’interno dello stabilimento di Salzgitter. L’attenzione è anche sui processi di riciclo, con l’obiettivo di creare un circuito chiuso con un’efficienza del 90%.
Infrastruttura di ricarica e fornitori
Con WeCharge, Volkswagen fornisce agli utenti l’accesso a 150.000 stazioni di ricarica pubbliche in tutta Europa, attraverso un’unica carta di ricarica: una soluzione che facilita notevolmente la fruibilità quotidiana. Per quanto riguarda l’approvvigionamento, dal 2019 il GruppoVolkswagen ha adottato un nuovo sistema di valutazione, con cui vincola i propri fornitori a utilizzare flussi di lavoro trasparenti, con un’attenzione particolare sul tema dei diritti umani.
La catena di fornitura delle materie prime per le batterie viene monitorata dall’azienda specializzata RCS Global, che si concentra sull’analisi della compliance in termini di dirittiumani, sicurezza delle condizioni lavorative e adozione di misure per proteggerel’ambiente, a partire dalle miniere.
Un lungo percorso
Entro il 2030, il GruppoVolkswagen punta a ridurre le emissioni globali di gas serra derivanti dalla produzione e dall’utilizzo dei veicoli della gamma del 30% rispetto al 2018. Obiettivo che secondo l’iniziativa indipendente ScienceBasedTargets (SBTi) soddisfa i requisiti degli accordi di Parigi sul clima.
Attualmente, il 41% dell’elettricità consumata nei processi produttivi del Gruppo proviene dafonti rinnovabili; l’obiettivo è di arrivare al 100% entro il 2030 (dapprima in Europa, entro il 2023, con l’eccezione di ŠKO-ENERGO, poi nel resto del mondo). Già oggi in 43 sedi del Gruppo si utilizza esclusivamente energia green. Nel frattempo i 125 stabilimenti produttivi sparsi in tutto il mondo stanno migliorando la loro efficienza energetica: in questo senso, negli ultimi due anni sono state implementate oltre 1.650 nuove misure.
Gli stabilimenti
Le due centrali elettriche dello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg verranno completamente convertite dal carbone al gas naturale entro la fine del 2022, riducendo le emissioni di CO2 del 60% – ovvero, con un taglio pari a 1,5 milioni di tonnellate ogni anno.
Gli impianti di Bruxelles (Audi), Zwickau e Dresda (Volkswagen), Vrchlabí (ŠKODA) e Crewe (Bentley) sono le prime strutture carbonneutral del Gruppo Volkswagen. In Norvegia, Volkswagen ha inoltre attivato, insieme a Green Mountain, un centro informatico carbon neutral che utilizza energia al 100% idroelettrica, risparmiando 5.800 tonnellate di CO2 ogni anno.
I trasporti
Entro il 2021 tutti i trasportiferroviari di materiali e veicoli in Germania utilizzeranno elettricità proveniente da fonti rinnovabili, tagliando così 26.700 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Nello stabilimento portoghese di Palmela, il GruppoVolkswagen ha riattivato una linea ferroviaria per il trasporto di veicoli al porto di Setúbal. Il treno circola fino a quattro volte al giorno consegnando circa 500 veicoli al porto e sostituendo 63 viaggi in camion, con un risparmio di 400 tonnellate di anidride carbonica all’anno.
In Spagna, nello stabilimentoSEAT di Martorell, per i trasporti vengono utilizzati i rimorchi per autocarri più grandi disponibili sul mercato (lunghi 31,7 e 25,2 metri): una soluzione che consente di tagliare le emissioni di CO2 del 30% rispetto ai camion convenzionali.
Per quanto riguarda la logisticamarittima, il Gruppo utilizza già un cargo alimentato a gas naturale e un altro entrerà in servizio a breve; con un pieno è possibile coprire l’intero viaggio di andata e ritorno, Germania-Messico-Germania.
Le emissioni di CO2
Attraverso un fondo “CO2“, che dispone di un budget annuale di 25 milioni di Euro, il Gruppo Volkswagen sostiene tutti i progetti interni che riducono le emissioni di gas serra. È stato inoltre incorporato un indice di decarbonizzazione (DKI) all’interno della strategia, come indicatore dell’avanzamento del percorso – i cui progressi vengono pubblicati regolarmente – verso la neutralitàclimatica.
La mission aziendale “goTOzero” riunisce tutte le misureambientali implementate, riassumendo un modo sostenibile di fare business che riduce al minimo l’impatto del Gruppo. Quattro le aree di azione individuate: cambiamentoclimatico, risorse, qualità dell’aria e conformità ambientale.
In conclusione
Per diventare carbon neutral entro il 2050, il GruppoVolkswagen segue tre capisaldi: ridurre il consumo di energia in maniera efficace e sostenibile, passare alle fontirinnovabili, compensare le emissioni che attualmente non possono essere evitate. Insieme alla strategia di elettrificazione, questi tre principi permettono di contribuire efficacemente alla lotta contro il riscaldamentoglobale.
“Non dobbiamo perdere nessuna opportunità, e non la perderemo, per ottimizzare ulteriormente la nostra efficienza nell’utilizzo delle risorse, così come nel riutilizzo e nel riciclo dei materiali“, nelle parole del CEO Herbert Diess.
1) ID.3 – consumo combinato (NEDC) in kWh/100 km: 15,4-14,5; emissioni di CO₂ in g/km: 0; classe di efficienza: A+.
2) ID.4 – consumo combinato (NEDC) in kWh/100 km: 16,9-16,2; emissioni di CO₂ in g/km: 0; classe di efficienza: A+.
Il premier britannico Boris Johnson promette 250 mila nuovi posti di lavoro.
Una «rivoluzione verde» per rilanciare una premiership azzoppata dalla pandemia e dalle lotte interne. È l’obiettivo del piano in dieci punti annunciato ieri da Boris Johnson, che punta a fare della Gran Bretagna un Paese all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico. La decisione più significativa e di maggiore impatto è quella di mettere al bando entro dieci anni la vendita di auto e furgoni alimentati a benzina o a gasolio: un precedente impegno in materia aveva fissato la data al 2040, ora anticipata al 2030. Per rendere possibile la transizione rapida ai veicoli elettrici il governo stanzierà l’equivalente di un miliardo e mezzo di euro per installare nuovi punti di ricarica e circa 650 milioni in sovvenzioni per l’acquisto di auto «pulite», che al momento sono significativamente più costose di quelle a benzina o diesel.
Complessivamente, il piano punta a mettere in campo 12 miliardi di sterline (circa 14 miliardi di euro), che dovrebbero tra l’altro sostenere la creazione di 250 mila nuovi posti di lavoro. Ma per gli ambientalisti e le opposizioni si tratta di uno sforzo ancora troppo limitato, visto che solo 4 miliardi sono soldi «freschi» e a confronto Germania e Francia hanno stanziato rispettivamente 40 e 30 miliardi di euro per i loro piani di azione climatica. Altri elementi-chiave della «rivoluzione verde» sono l’impulso allo sviluppo dell’energia eolica, in modo da poter alimentare tutte le case in Gran Bretagna con la forza del vento; l’incremento della produzione di idrogeno, così da avere entro dieci anni la prima città interamente riscaldata da quella fonte di energia; l’impegno a piantare 30 mila ettari all’anno di alberi; la spinta a fare dalla City un centro dedicato alla «finanza verde».
«Sebbene quest’anno abbia preso una direzione molto di versa da quella che ci aspettavamo — ha detto Johnson — la Gran Bretagna guarda al futuro e a cogliere l’opportunità di una ricostruzione più verde». Parole significative, che vanno lette ovviamente sulla sfondo della pandemia, che ha completamente deragliato i piani di Boris, tutti centrati un anno fa sul trionfalismo post-Brexit: ora invece il premier si trova sballottato su tutti i fronti e preso in mezzo alla guerra dei suoi consiglieri, che si contendono la direzione del governo.
Il rilancio «verde» punta a resettare la sua premiership in una cornice più «liberal», con un occhio anche ai rapporti con la nuova amministrazione americana: è proprio sui temi ambientali infatti che Londra punta a ricucire i legami con Biden, che non è esattamente un fan della Brexit. E la cornice internazionale è quella della Cop26, la Conferenza sul clima che si terrà fra un anno a Glasgow sotto l’egida congiunta di Gran Bretagna e Italia. Proprio sul piano politico però c’è chi a destra storce il naso: la «rivoluzione verde» appare fin troppo come una strizzata d’occhio alle élite metropolitane e un tradimento di quella working class tradizionalista che alle ultime elezioni del dicembre 2019 aveva decretato il trionfo dei conservatori. Fonte: Repubblica
Volkswagen Group Components rafforza il proprio ruolo di fornitore chiave di componenti essenziali per i veicoli elettrici, per i Brand e le joint venture del Gruppo Volkswagen, nel principale mercato per l’e-mobility a livello mondiale. Con effetto immediato, l’impianto cinese di componentistica di Tianjin produrrà il motore APP 310 sulla piattaforma modulare specifica per l’elettrico (MEB). Sarà utilizzato nelle varianti della Volkswagen ID.41 prodotte dai partner FAW (ID.4 CROZZ2) e SAIC (ID.4X2). Anche i futuri modelli del Gruppo su base MEB destinati al mercato cinese saranno approvvigionati localmente. Lo stabilimento principale per i motori elettrici di Volkswagen Group Components, a Kassel (Germania), produce l’APP 310 per i modelli MEB attuali e futuri destinati a Europa e Nord America.
Thomas Schmall, CEO di Volkswagen Group Components: “Con l’avvio della produzione del motore APP 310 nella nostra fabbrica di componenti di Tianjin, diamo impulso alla mobilità elettrica non solo nella regione ma anche nell’intero Gruppo. La nostra presenza in mercati chiave ci permette di reagire in modo flessibile ed efficiente alle esigenze dei Clienti. In tal senso Volkswagen Group Components sta dando un contributo importante alla campagna di elettrificazione del Gruppo Volkswagen”.
A Tianjin si producono cambi automatici dal 2012. Dopo il motore ibrido DQ400e e quello elettrico APP 290, l’APP 310 rappresenta la successiva tappa fondamentale nella transizione verso l’e-mobility. Il motore sincrono a magneti permanenti, disposto con trasmissione e cambio in linea con i semiassi, ha un output di fino a 150 kW (204 CV) con coppia massima di 310 Nm. Le due fabbriche di componenti di Kassel e Tianjin collaborano strettamente sull’industrializzazione del processo per il nuovo prodotto. Al momento, la capacità produttiva massima per entrambi i siti corrisponde a 880.000 unità all’anno, ma sarà ampliata fino ad arrivare a 1,4 milioni di motori elettrici all’anno già nel 2023, rendendo Volkswagen Group Components uno dei principali produttori a livello mondiale.
Audi sta sviluppando un inedito metodo per il riciclo fisico delle materie plastiche che andrà ad aggiungersi ai già consolidati processi di riciclo meccanico e chimico. Il